



E’ in corso l’iniziativa Pasqua Solidale finalizzata al finanziamento dei progetti dell’Associazione.
Oltre alla tradizionale colomba pasquale sono proposte le uova da 350 grammi ( cioccolato al latte o fondente ) e una bottiglietta da 25 centilitri di liquore a base di mirto della Sardegna.
E’ possibile poi acquistare una combinazione dei prodotti citati secondo la proposta riportata sul volantino che è stato diffuso per pubblicizzare l’iniziativa e qui sotto riportato.
Eravamo presenti, in 64 soci, alla giornata dedicata dal Giubileo al Mondo del Volontariato.
Partenza alle 7 di sabato 8 Marzo dal piazzale della chiesa di Osteria Grande, arrivo a Roma nel primo pomeriggio e, una volta sbrigate le pratiche del check in, abbiamo raggiunto Piazza Pia, luogo dal quale è iniziato il pellegrinaggio per l’attraversamento della Porta Santa.
Piazza Pia – partenza del pellegrinaggio per l’attraversamento della Porta Santa
Basilica di San Pietro – Attraversamento della Porta Santa
Al termine del pellegrinaggio ci siamo soffermati all’interno della Basilica di San Pietro per ammirare le tante bellezze del maestoso edificio che rappresenta il centro del cattolicesimo mondiale.
Basilica di San Pietro – La Pietà di Michelangelo
Domenica mattina, in una piazza San Pietro gremita all’inverosimile dai volontari delle tante associazioni confluite a Roma per questo evento, Il Cardinale Michael Czerny ha officiato la Santa Messa.
Al termine la foto di rito con lo striscione della nostra Associazione
Piazza San Pietro – Foto di gruppo al termine della Santa Messa
Il pomeriggio della domenica era libero, buona parte dei soci ha visitato il centro storico e la mostra del Caravaggio a Palazzo Barberini.
Il lunedì mattina ha visto la partecipazione di molti soci alla visita guidata ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina. Rientro in albergo per il pranzo, prima della partenza per la visita guidata al Duomo di Orvieto foto di gruppo di tutti i partecipanti.
Roma, Casa Bonus Pastor – foto di gruppo
Orvieto – Il Duomo
Rientro a Osteria Grande alle ore 22, la comitiva era abbastanza provata da queste tre giornate particolarmente intense ma felice per la bella esperienza vissuta in un clima di serenità e amicizia
Come noto, uno dei più importanti progetti che come associazione sosteniamo da anni è la Scuola di Pietro frequentata da 340 bambini e ragazzi che con le loro famiglie vivono nell’area attorno a Bukavu, Repubblica Democratica del Congo.
Il Congo è da tempo teatro di un conflitto alla cui origine ci sono gli immancabili interessi economici basati sul possesso e la gestione dei ricchi giacimenti di uranio, oro, diamanti e coltan ( elemento indispensabile per il funzionamento dei nostri telefoni cellulari, dei computer e dei componenti per l’industria aeronautica )
Su base settimanale ho ricevuto da Stefania Batani, mamma di Pietro Venieri e al quale è intitolata la Scuola di Pietro a Bukavu, degli aggiornamenti circa la situazione che sta vivendo la popolazione a seguito del conflitto in atto, aggiornamenti dei quali ritengo opportuno mettervi a conoscenza.
Messaggio di Stefania del 31 Gennaio: Ascoltando le notizie di questi giorni relative alla difficile situazione che si è creata nel Congo orientale, in tanti mi scrivete per avere notizie sulla Scuola di Pietro e sui vostri bimbi. Noi siamo in contatto continuo con Pierre e gli altri amici per avere aggiornamenti e soprattutto per fare loro sentire la nostra vicinanza. Sono momenti difficili, al momento ancora le conseguenze per la Scuola e per la cooperativa agricola sono state modeste, nonostante i pericoli legati agli spostamenti stiamo riuscendo ancora a garantire la distribuzione della merenda ai bimbi. Ma la preoccupazione per i giorni futuri è tanta.
Messaggio del 7 Febbraio : ….. purtroppo le notizie che ci giungono da Bukavu non sono buone… quest’ultima settimana è passata tra annunci di tregua e fasi di ripresa immediata del conflitto. Oggi Pierre ci ha detto che l’avanzata dei cosiddetti ribelli è arrivata a Kajanya, sede della nostra cooperativa agricola, ed è prossima alla Scuola di Pietro a Kavumu. Per questo da oggi la scuola rimarrà chiusa, perchè è molto pericoloso uscire per strada, si attende a breve un attacco decisivo, e da questo momento in poi penso che non potremo avere loro notizie per un po’ . Nei giorni scorsi, attraverso Pierre, ho mandato un messaggio ai bambini dicendo loro che ci saranno momenti difficili e tanti pericoli, ma dovranno avere pazienza e dovranno resistere, perchè quando sarà tutto finito ci prenderemo di nuovo cura di loro e riprenderemo le lezioni. Noi non li abbandoniamo. A tutti abbiamo trasmesso la nostra e la vostra solidarietà. Agli altri amici a Bukavu, responsabili dei progetti, stiamo consigliando a chi può di mettersi in salvo oltre confine nel vicino Burundi, o almeno di fare andare via moglie e figli per metterli in sicurezza. A chi rimane raccomandiamo prudenza e responsabilità, la loro presenza sarà indispensabile per la ripresa delle attività, quando tutto sarà passato e la vita tornerà alla normalità.
Grazie per la vicinanza e condivisione che leggo nei vostri messaggi, al momento il senso di impotenza è grande e grande dovrà essere anche la fede convinta con la quale ci affidiamo tutti alle cure e alla misericordia del buon Dio
Messaggio del 14 Febbraio : … in merito alla situazione a Bukavu sono stati giorni angoscianti per noi, giorni in cui le buone notizie si alternavano drammaticamente a quelle pessime. Gli ultimi messaggi arrivati dagli amici di Bukavu, da Pierre in particolare, riguardano la rapida avanzata dei ribelli, che ieri sera sono entrati a Kavumu e già oggi pomeriggio a Bukavu, occupando la città. Data la ritirata senza resistenza dell’esercito congolese gli scontri armati si sono ridotti al minimo, il passaggio delle truppe ribelli è stato quasi pacifico , e speriamo che siano evitate violenze o danni alla persone in fuga dalle campagne. Appena avremo notizie più certe dai maestri della scuola di Pietro, anche loro forse sfollati, forse ancora a Kavumu, vi aggiorneremo. Grazie per il vostro sostegno e per le vostre preghiere
Un unico commento a questi messaggi: anche noi non li abbandoniamo.
Come noto, uno dei più importanti progetti che come Associazione sosteniamo da anni è la Scuola di Pietro, fino a pochi giorni fa frequentata da 340 bambini e ragazzi che con le loro famiglie vivono nell’area attorno a Bukavu. Abbiamo purtroppo appreso che la Scuola di Pietro è chiusa da alcuni giorni a causa della difficile situazione che si è creata al confine con il Ruanda e che sta minacciando di estendere il conflitto armato a tutto il Congo.
Ho chiesto a Vincenzo Zacchiroli, nostro consigliere e che venti anni fa nella veste di Sindaco di Castel San Pietro si recò nel Congo per inaugurare 2 pozzi d’acqua destinati alla popolazione di Bukavu, di scrivere un commento alla situazione attuale: queste le sue riflessioni che sottopongo alla vostra attenzione.
Anche lì? È questa la domanda che di frequente abbiamo sentito affiorare sulle labbra degli amici cui abbiamo confidato la nostra preoccupazione per quanto sta succedendo in Congo, in particolare nella regione più a est, al confine con il Ruanda. Lì, dove furono inaugurati ai primi di marzo del 2005 due acquedotti finanziati dai cittadini di Castel San Pietro e di Imola. C’ero anch’io, insieme a cinque giovani imolesi a rappresentare il generoso intervento di Castello e a prendere atto de visu della serietà dell’opera avviata da Giovanni Bersani, cittadino castellano ad honorem, opera mirata a sollevare quelle popolazioni dalla povertà e dallo sfruttamento, cercando di dar loro una mano a conquistare giorno per giorno una vita degna delle umane aspirazioni. Davvero anche lì è scoppiata una guerra? Non è proprio così. La guerra, nelle sue fasi più o meno atroci c’era anche allora, quando con la mia faccia aliena mi aggiravo per Bukavu e dintorni a raccogliere la gratitudine delle donne, tante, felici e orgogliose di mostrare le rigogliose coltivazioni frutto del loro lavoro di vanga e di zappa. Anche di qualche uomo, autorità, soldati e briganti, per la verità. Briganti, appunto, perché anche allora poteva accadere, ed accadde, che in casa dell’ingegner Justin Ntaboba, progettista degli acquedotti, si facessero vivi quelli dell’M23 con intenzioni razziatorie e il nostro gruppo italiano fosse scortato lungo i venti chilometri di percorso per raggiungere Mubone e godere i canti felici di donne intorno all’acqua appena sgorgata. Sì, la guerra c’era anche allora, c’era dagli anni novanta, c’era stato un genocidio causa di centomila morti. Ma tra quegli orrori si avvicendavano di tanto in tanto brevi periodi di pace, durante i quali la popolazione cercava di risollevarsi e conquistare un livello di vita appena sopra la sopravvivenza. Ma era Africa. Era lontano. Sì, ora però la guerra si è risvegliata nel modo più crudo. Chi vive lì deve chiudersi in casa per salvare almeno la vita, le scuole chiudono, i mercati pure, l’elettricità e l’acqua non arrivano. Pierre, il nostro riferimento per tutte le iniziative che anche noi abbiamo visto nascere, crescere e sostenuto, c’è e ci tiene al corrente. Sentieri di Pace si sente là, oggi. Con le mamme e i piccoli della bouillie, con i bambini, i ragazzi e tutti gli operatori della Scuola di Pietro, con le donne e gli uomini delle iniziative agricole, con le famiglie che attraverso il microcredito portano avanti un progetto, piccolo o grande, ma importante. È lontana Bukavu, il cui sindaco di allora non seppe dirmi se i suoi abitanti erano mezzo milione o cinque milioni, è lontana Goma, un milione di persone dall’altra parte del Kivu, il lago più calmo del mondo, ormai in fuga. Sono lontane Muzinzi, Mubone, Kavumu come tanti nostri amici conosciuti nei fuggevoli incontri anche recenti là da loro o qui da noi. “Da Goma arriva povera gente sfollata dal nord e anche militari sconfitti in fuga, speriamo che l’avanzata dei ribelli Ruandesi non prenda di mira anche le nostre terre, possiamo solo aspettare e pregare il buon Dio, e avere fede e speranza… Dopotutto almeno aver creato una rete di vicinanza e una comunità intorno alla scuola e alla cooperativa agricola tornerà utile anche in questi tempi bui, sarà di supporto nella confusione .. Grazie per il vostro sostegno scrive Stefania Batani, amica imolese, promotrice e instancabile sostenitrice della Scuola di Pietro. Per ora non aggiungiamo nulla. Anche di qui diciamo grazie a tutti coloro che, pur da lontano, si sentiranno vicini.
( Vincenzo Zacchiroli )
Sì, Vincenzo, concordo: Sentieri di Pace si sente là, oggi……. anche se, non lo nascondo, ci coglie un senso di impotenza per non avere la minima possibilità di aiutare concretamente in questo difficile frangente i nostri amici di Bukavu e gli alunni della Scuola di Pietro
.…….. Il futuro è un dono per andare oltre gli errori del passato,
per costruire nuovi cammini di pace
Questa frase è tratta dal messaggio di Papa Francesco per la 58ma Giornata Mondiale della Pace che si celebra nella giornata odierna.
E’ un messaggio di speranza, tema del Giubileo 2025.
Questo messaggio dal titolo “RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI, CONCEDICI LA TUA PACE” e che trovate qui allegato è un valido ed efficace motivo di riflessione sul grande valore della PACE.
Lunedì 30 Dicembre tutti i cittadini e i giovani delle associazioni appartenenti alle diverse confessioni religiose sono invitati alle 17.30 in piazza XX Settembre per partecipare all’appuntamento che si rinnova ogni anno denominato ABBRACCIO ALLA CITTA’.
Nella piazza principale di Castel San Pietro verrà lanciato un messaggio di PACE e, come vuole il tema del Giubileo 2025, di SPERANZA.
A questo evento parteciperanno il nostro Arcivescovo Don Matteo Zuppi, Yassine Lafram ( Presidente dell’Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia ), Don Gabriele Riccioni ( Parroco di Castel San Pietro), Don Mykhailo Boiko ( Parroco della chiesa di San Michele degli Ucraini ), Monsignor Giovanni Mosciatti ( Vescovo di Imola ) e l’Amministrazione Comunale.
Concluderemo l’anno solare con questa iniziativa a sfondo culturale : alla mattina ci sarà la visita guidata all’Abbazia di Pomposa.
Il complesso risale al IX secolo ed è una delle più importanti abbazie benedettine dell’Italia Settentrionale.
Terminata la visita al polo museale pomposiano, la comitiva si trasferirà in pullman a Ferrara dove, dopo il pranzo libero, alle 14.30 si darà inizio alla visita guidata ” Il ‘500 a Ferrara “.
La mostra è curata da Vittorio Sgarbi e costituisce una rassegna di pitture degli artisti ferraresi che nei primi 30 anni del secolo XVI si rifecero agli stili di Raffaello, Tiziano, Giorgione e Michelangelo.
Il rientro a Osteria Grande è previsto entro le ore 18.00
Questa iniziativa, consolidata da tanti anni, è finalizzata al reperimento di fondi a favore della Caritas Sofia in Bulgaria che gestisce il Centro disabili Blagoveshtenie.
In particolare il nostro contributo è destinato al finanziamento dello stipendio di un fisioterapista che provvede alla riabilitazione fisica di questo giovani che vengono prelevati presso le loro abitazioni al mattino da un pullmino, trascorrono l’intera giornata al Centro disabili e poi in serata vengono riaccompagnati alle loro abitazioni consentendo ai loro familiari di avere una attività lavorativa e sociale normale.
La vendita di stelle di Natale e ciclamini verrà effettuata al termine delle messe celebrate nelle domeniche 8 e 15 Dicembre nelle parrocchie della nostra unità pastorale e anche al termine delle messe prefestive che verranno celebrate a Osteria Grande nei sabati 7 e 14 Dicembre.