Da Burgos a Rabé de las Calzadas  ( 13 Km ) – Km percorsi : 304

La mattinata è dedicata alla visita della bellissima cattedrale di Burgos : dedicata alla Vergine Maria, è l’unica cattedrale spagnola a fregiarsi del titolo di Patrimonio dell’Umanità conferitole dall’Unesco.

Di stile gotico, la sua costruzione risale al 1221: venne ultimata soltanto nel 1560, dopo 2 secoli di interruzione.

Le poche foto che accludo per esigenze di spazio non rendono certo nemmeno lontanamente l’dea della bellezza  e lo stupore che si prova nell’ammirarne dal vivo le linee slanciate, la splendida architettura e i preziosi dettagli con cui l’ingegno dell’uomo ha dato luogo a questa opera.

  E’ anche tempo di saluti : inizio con Gigi che oggi pomeriggio viaggerà per Madrid dove la moglie sta arrivando in aereo e dove assieme trascorreranno alcun giorni, poi saluto Elena e Giulia che hanno deciso di saltare le tappe della meseta e di andare a Leon direttamente in pullman: hanno il volo da Santiago per il ritorno in Italia già prenotato per il 4 Ottobre e si sono rese conto che solo in questo modo arriveranno in tempo a Santiago percorrendo a piedi il cammino ripartendo da Leon. Inaspettatamente debbo salutare anche i 2 giovani di Mogliano Veneto e Bergamo coi quali avevamo cenato ad Agés: mi comunicano che ieri sera hanno deciso, contrariamente ai loro piani iniziali, di interrompere la loro avventura a Burgos e di volare a Barcellona per una settimana di svago prima di rientrare in Italia. Può succedere, capita quando non sei sostenuto da forti motivazioni: se dentro di te non trovi le ragioni che ti portino a dare un significato alle 6 – 8 ore di fatica che quotidianamente devi mettere in conto, se la tua testa non riesce a motivare le tue gambe a mettere uno dietro l’altro i 40 – 50.000 passi giornalieri di ogni tappa che ti attende,  sei purtroppo destinato a chiudere anzitempo questa esperienza.

Da ultimo il momento più triste, il saluto ai mie tre amici di Pergine Valsugana. Non scorrono le lacrime ma la commozione è tanta: abbiamo condiviso questi 300 chilometri del Camino e si era instaurato un bellissimo clima fra di noi, quasi come se ci fossimo conosciuti da sempre. C’è anche un momento importante, un passaggio di testimone: Daniela mi cede il suo ombrello a fiori che lei ha usato in alcune occasioni per ripararsi dalla pioggia e mi dice che debbo portarlo a Santiago perché San Giacomo lo aspetta. Mi impegno a farlo e questo ombrello da ora in avanti diventerà il mio compagno inseparabile: capiterà infatti nei giorni successivi che lungo il Camino si aggiri uno strano personaggio che in caso di pioggia o di forte insolazione apra un ombrellino di stampo femminile che suscita commenti di un certo tipo……. non importa, lo porterò a Santiago con me a dispetto di questi commenti o delle risatine che inevitabilmente odo.

      Ho deciso che non darò seguito alla raccomandazione della massaggiatrice che ieri mi aveva consigliato di avere almeno un giorno di descanso a Burgos : inizio, uscendo dopo un lungo tragitto nella periferia, la traversata delle mesetas, il lungo altopiano agricolo che separa Burgos da Leon. Sono ormai le 16,30 quando, dopo 13 chilometri, arrivo a Rabé de las Calzadas e prendo alloggio presso l’albergue Liberanos Domine. L’hospitalero mi informa che le suore di una vicina struttura recitano tutte le sere i Vespri ai quali sono invitati i pellegrini: decido di partecipare e assieme a me sono presenti altri 5 – 6 compagni di viaggio. E’ un momento per me particolarmente toccante quello che avviene dopo la recita dei Vespri: la superiora di queste suore della Carità che appartengono  all’ordine di San Vincenzo de Paoli recita una bellissima preghiera di benedizione del pellegrino che qui riporto e poi consegna ad ognuno di noi una medaglietta in alluminio della Madonna la cui catenina è costituita da un semplice filo di spago . La indosso con commozione ( la porto tuttora ) e mi coglie un senso di sicurezza: la Madonna mi proteggerà e mi aiuterà ad arrivare a Santiago dove San Giacomo non vede l’ora di ammirare il mio ombrellino!