Da Castrojeriz a Fromista ( 25 Km ) – Km percorsi : 357
Da Castrojeriz inizia una salita che porta al Paramo de Mostelares ( 910 metri di altezza ) da dove si intravvede un lungo percorso del Camino, uno dei più caratteristici tratti che ho visto fotografato in tante occasioni:
E’ molto nuvoloso, minaccia pioggia ma per fortuna cadono poche gocce che non creano problemi
A 10 chilometri dala partenza arrivo a San Nicolas de Puente Fitero dove hospitaleros italiani appartenenti alla Confraternita di San Jacopo ( avente sede a Perugia ) gestiscono uno degli albergues più caratteristici dell’intero Camino: è una vecchia struttura medievale che consta di un unico ambiente che è privo di energia elettrica; entrando si trova a sinistra una piccola cappella mentre la parte destra è la sala pranzo. Un soppalco sopra la sala da pranzo costituisce l’ambiente dedicato al riposo.
I due hospitaleros che in quel periodo prestano servizio ( una signora di Ascoli Piceno e un giovane siciliano ) mi offrono un caffè: sembra quasi di essere tornati a casa ma è tempo di ripartire. Dopo mezzo chilometro attraverso il mastodontico Puente de la Mula che segna l’entrata nella provincia di Palencia.
Poco dopo mezzogiorno il cielo viene contrassegnato da ampi squarci di azzurro: il sentiero corre parallelo al Canal de Castilla, una opera idraulica lunga oltre 200 chilometri realizzata per irrigare i campi e che è stata costruita fra la metà del 1700 e la metà del 1800.
Arrivo finalmente a Fromista ( chiamata dai romani Frumesta per l’abbondanza del grano ) e trovo alloggio presso l’albergue municipal. A Fromista si può ammirare uno dei più spettacolari esempi del romanico spagnolo, la chiesa di San Martin.
La chiesa faceva parte di un monastero fondato poco dopo l’anno Mille, ha 3 navate e 2 torri cilindriche ai lati della facciata. L’elemento più caratteristico dell’interno sono i 24 capitelli delle colonne tutti fra loro diversi e decorati con ricche e varie rappresentazioni allegoriche.
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