Da Carrion de los Condes a Terradillos de los Templarios ( 27 Km ) – Km percorsi : 403
Lunga tappa di attraversamento della meseta caratterizzata da un primo tratto dell’antica via Aquitana romana. Il paesaggio è piatto, sempre uguale: un sentiero sterrato e senza una curva ti offre ogni 6-7 chilometri una panchina assolata di cemento, la vegetazione è costituita di pochi alberi. E’ necessario dotarsi in queste occasioni di una forte scorta di acqua, specialmente chi, come il sottoscritto, suda tantissimo: in agosto viene predisposto un servizio di pronto soccorso che presidia il Camino e fornisce acqua ai pellegrini in caso di necessità. E’ sempre meglio evitare le eventuali fonti che si incontrano in questo tratto del percorso in quanto sono spesso contaminate dai liquami. Ogni tanto, ai bordi della strada sterrata, compaiono delle pietre che segnano i punti nei quali sorgevano antichi ospitali oggi scomparsi ( Hospital di Don Garcia, hospital Blanco )
Non un paese, non un cambio di paesaggio mutano l’orizzonte di questo tratto che è il più isolato e disabitato sulla via jacopea: dopo 18 chilometri si arriva ad un piccolo paese sperduto chiamato Calzadilla de la Cueza, l’unico punto di ristoro a metà strada è un bar denominato, non a caso, Oasis ( peccato che sia aperto solo alla mattina!! ). Questi tratti del percorso, pur non avendo monumenti di rilievo, hanno comunque un loro fascino: costituiscono una sfida alla solitudine, ti fanno affrontare quello che è uno dei tratti più autentici dell’originale percorso del Cammino medievale. E’ in queste situazioni che ti viene più facile pregare: lo senti come una necessità , un desiderio di ringraziare Dio e di chiedergli il suo aiuto. Non so quanti rosari ho recitato durante il mio pellegrinaggio a Santiago: sono stati tanti, sicuramente posso dire che ho pregato con una intensità che non avevo mai sperimentato nei miei quasi 67 anni di vita. Ad ogni decina di Ave Maria ho sempre aggiunto l’invocazione “San Giacomo aiutami tu” , quasi a chiedere la grazia a San Giacomo di farmi arrivare a Compostela.
Dopo altri 9 chilometri su un sentiero che da Calzadilla corre parallelo alla carretera N120 arrivo a Terradillos de los Templarios: pernotto all’albergue Los Templarios ( viva la fantasia!! ), una struttura moderna e molto bella.
Ceno con Pablo che arriva un’ora dopo di me: è rimasto attardato a causa di alcune vesciche che lo stanno tormentando. Verso sera inizia a piovere, domani previsione di forti precipitazioni
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