Da Trabadelo a O Cebreiro ( 19 Km ) – Km percorsi : Km 623
I primi 10 chilometri sono caratterizzati da dolci saliscendi mentre si attraversano piccoli borghi bagnati dal rio Valcarce ( Portela e Vega de Valcarce ): il verde dei pascoli diventa il colore dominante, arrivo a Ruitelan poco dopo le 10 e faccio una abbondante e calorica colazione ( huevos fritos con bacon ).
Il verde della vegetazione diventa il colore dominante
poi, improvvisamente, il sentiero si infila nel bosco e da qui inizia un ripido percorso che in pochi chilometri porta ai 920 metri di un piccolo villaggio, La Faba: vi arrivo stremato, accanto a poche case sorge una chiesa dedicata a Sant’Andrea e un monumento intitolato a un monaco francescano, Fray Dino autore, secondo la tradizione, di una bellissima preghiera.
Il testo è molto profondo: auspica ciò che il Cammino, ogni cammino o la vita medesima ( paragonata ad un cammino ) può insegnarci. Con una pendenza inferiore il sentiero continua ad inerpicarsi per altri 5 chilometri: splende il sole, il panorama è magnifico e arrivo al cippo che contraddistingue l’inizio della Galizia: da ora in poi ogni mezzo chilometro troverò una segnalazione dei chilometri mancanti a Santiago, il primo che incontro mi dice che mancano 151,5 chilometri.
Verso le 15 arrivo a O Cebreiro ( 1300 m ). Poco dopo arrivano anche Patrizia con Sara e Alessandro : ieri ci eravamo persi di vista in quanto loro si erano fermati a Villafranca del Bierzo mentre io avevo pernottato a Trabadelo. Patrizia è un po’ acciaccata e decide di fermarsi a O Cebreiro mentre Sara e Andrea continueranno in quanto vorrebbero arrivare a Santiago entro domenica ( ho qualche dubbio che ce la faranno ma ovviamente tengo queste mie considerazioni per me ). O Cebreiro è uno dei luoghi più suggestivi del Camino legato ad un miracolo eucaristico avvenuto all’inizio del 1400: un sacerdote di poca fede rise per il ritardo dovuto ad una tormenta di neve con cui un contadino arrivò trafelato in chiesa per la Messa. Il sacerdote sorrideva in cuor suo del contadino e della fatica che aveva compiuto per ricevere soltanto un po’ di pane e di vino ma al momento della consacrazione l’ostia si convertì in carne e il vino in sangue. Il sacerdote e il contadino sono seppelliti uno di fianco all’altro nella chiesa dedicata Santa Maria la Real.
Una caratteristica unica di O Cebreiro è la presenza delle pallonzas
antiche case dei pastori della zona, costruite in pietra e col tetto di paglia, una tecnica costruttiva probabilmente di origine celtica. La struttura ospitava nella parte bassa gli animali che venivano ricoverati di sera e che costituivano il riscaldamento della struttura, nella parte più elevata erano poste le zone ( cucina, camera da letto, dispensa,…. ) dove si svolgeva la vita della famiglia. Le pallonzas furono il primo luogo di accoglienza per i pellegrini di passaggio e sono state abitate fino agli anni 1930.
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