



Da Palas de Rei a Arzua ( 30 Km ) – Km percorsi : 747
Partenza sotto la pioggia che si rivelerà poi una costante di questi 3 ultimi giorni di Camino: è la conferma di quanto sia piovosa la Galizia dove piove per oltre la metà dei giorni in un anno ( soltanto nel 2004 avemmo la fortuna di effettuare il percorso da Sarria a Santiago godendo di 5 giorni di splendido sole ). La meta è vicina e la flecha amarilla non smette di indicarci la direzione per Santiago: questa, molto originale, è posta al di sopra di un magazzino ed è formata da varie conchiglie
Dopo una dozzina di chilometri si attraversa un antico ponte medievale che porta all’ingresso del piccolo centro abitato di Furelos. Ricordo che nel 2004 entrammo nella chiesa del villaggio dedicata a San Juan e vi trovammo questo crocifisso
l’anziano parroco ci diede una spiegazione del braccio destro che è abbassato e non è fissato alla croce: il braccio teso verso il basso racconta al pellegrino come Cristo, attraverso il suo sacrificio, abbia riconciliato l’uomo con Dio sollevandolo dalla sua condizione di peccatore e come tale sacrificio abbia valore universale riguardando ogni uomo. Arrivo davanti alla chiesa di San Juan sperando di avere l’opportunità di rivedere il crocifisso: purtroppo la chiesa è chiusa e viene aperta sola alla domenica per la Messa. Ho comunque ritenuto opportuno inserire nel mio diario questa foto che ho tratto da internet in quanto questo crocifisso è rappresentato in un atteggiamento molto raro ed estremamente significativo nell’iconografia dei crocifissi. A Melide , città che si trova a metà della tappa odierna, visito la piccola ma bella chiesa di Santa Maria: è una costruzione a navata unica in stile romanico del XII secolo, uno dei gioielli di questa architettura in Galizia.
verso le 13 arrivo a Boente, c’è una minuscola e graziosa chiesa dedicata a Santiago
attraverso la strada, entro in un bar e mi faccio un robusto pranzo a base di uova, patatine fritte e pancetta
Sotto una pioggia insistente arrivo a Ribadiso da Baixo, percorro il ponte medievale
che attraversa il rio Iso ( ricordo che il mio amico Cesare 10 anni fa si tolse i sandali e si fece un pediluvio ristoratore nel fiume ): sono ormai alla periferia di Arzua e vi arrivo abbastanza stanco e bagnato. Dopo la consueta doccia vado in giro per il paese e arrivo alla chiesa parrocchiale dedicata a Santiago e a San Pedro de Lema, prendo messa e infine, dopo la cena, mi concedo un meritato riposo. La meta è molto vicina : a Santiago mancano 39 chilometri!!
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