



Da Arzua a O Pedrouzo ( Km 19 ) – Km percorsi : 766
Mi sveglio presto, sarà anche il pensiero che domani arriverò a Santiago: non sono cambiate le condizioni climatiche ma pensare che mancano meno di 40 chilometri mi dà una energia particolare, mi fa sentire indifferente al cattivo tempo.
L’ombrello che mi ha consegnato a suo tempo Daniela svolge egregiamente il suo compito in queste condizioni così come è avvenuto sulla meseta quando il sole picchiava pesantemente ( continuo ad udire commenti ironici circa il mio ombrello fiorito ma anche a questo ho già fatto il callo ).
Il sentiero percorre un lungo tratto in mezzo a una fitta e bella boscaglia di eucalipti piantati in file perfettamente simmetriche che producono un curioso effetto visivo
piove in maniera incessante, ben presto il sentiero diventa un acquitrino dove si fa fatica a scansare le pozzenghere
ma si va avanti con rinnovata lena e verso le 15 arrivo alla pensione dove pernotterò per l’ultima notte prima di arrivare a Santiago. Vado in chiesa, la parrocchia è intitolata a Santa Eulalia e alle 19,30 c’è la messa del pellegrino: la chiesa è chiamata anche la chiesa de la concha ( della conchiglia ) in quanto il retablo è occupato da una grande conchiglia
poco prima della messa ho occasione di parlare con 2 suore che mi danno il benvenuto in italiano. Sono arrivate infatti dall’Italia una settimana fa, appartengono all’ordine di Don Guanella e sono state inviate da Como ad aprire qui una missione : rimango stupito per il fatto che hanno almeno una settantina d’anni ciascuna e che a questa età abbiano dato la disponibilità ad un cambiamento non indifferente della loro vita.
Esco dopo la messa, è buio e vado a dormire : è l’ultima notte sul Cammino, l’ultima notte prima della meta, una notte che si preannuncia breve a causa dei tanti pensieri che attraversano la mente. Domani concluderò il viaggio ad limina Sancti Jacobi e con esso la magnifica avventura di 33 giorni davvero speciali e singolari.
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