A distanza di un anno dalla mia entusiasmante esperienza del pellegrinaggio a Santiago sul Camino Frances ho deciso di rivivere l’emozione di raggiungere la Cattedrale di Santiago partendo da Oviedo percorrendo il Camino Primitivo.

Questo cammino si fregia del nome Primitivo perché ripercorre l’itinerario seguito nell’anno 829 dal re asturiano Alfonso II il Casto in quello che fu il primo pellegrinaggio jacobeo della storia. Il re, informato dal vescovo Teodomiro della scoperta nei remoti territori galiziani delle spoglie dell’apostolo Giacomo, partì da Oviedo passando per Grado, Cornellana, Salas, superando il temibile passo del Palo per scendere verso Fonsagrada e Lugo. Seguendo poi i resti dell’antica calzada romana si era diretto più ad ovest verso il monte Libredon entrando nei remoti territori galiziani dove, quindici anni prima, un turbinare di stelle aveva indicato all’eremita Pelayo il luogo dove erano sepolti i resti dell’apostolo Giacomo.

20150920_100054

Il Camino Primitivo è sicuramente impegnativo da un punto di vista fisico per il continuo alternarsi di salite e discese unito ad un clima che è spesso piovoso ( a me e al mio amico Massimo che mi ha accompagnato è andata particolarmente bene sotto questo punto di vista in quanto abbiamo incontrato difficoltà climatiche soltanto nei primi 3 giorni della nostra avventura ). E’ un cammino incantevole ed emozionante, capace di offrire al pellegrino la solitudine e la dolcezza di paesaggi sempre diversi caratterizzati dagli sconfinati orizzonti della montagna asturiana.

 

Un ringraziamento particolare al mio compagno di avventura : ringrazio di cuore Massimo per avermi sopportato durante 2 settimane di forzata convivenza al temine delle quali ho scoperto di avere un amico in più.