In base alle informazioni che abbiamo avuto sullo stato dell’albergue di Borres decidiamo di accorciare la tappa e fermarci a Campiello: siamo decisamente sotto la media dei 24 chilometri giornalieri, questo ci costringerà ad aumentare le percorrenze medie nei prossimi giorni se vogliamo concludere il Camino nei canonici 13 giorno previsti dalla maggior parte delle guide.
Lasciamo Tineo e la strada comincia a salire con discreta pendenza
il panorama è bello, il sentiero che percorriamo si svolge nel bel mezzo di un bosco di castagni e faggi
e il bel sole che ci accompagna induce all’ottimismo e all’allegria
Arriviamo molto presto a Campiello e prenotiamo a Casa Herminia, l’albergue di Campiello
abbiamo così modo di conoscere una donna veramente “speciale”: si può dire che Erminia è la boss di Campiello nel senso che tutto si riconduce a lei. E’ proprietaria dell’albergue, del bar ristorante, del negozio, di un capannone enorme dove vende fieno, carbone, mais….. insomma sembra che tutto il business di Campiello passi attraverso lei.
Ma è qui che abbiamo l’opportunità di conoscere un pellegrino col quale divideremo nel prossimo futuro alcune tappe: è un americano di nome Thomas Henderson che è in Europa da fine agosto
Thomas vive a West Palm Beach, Florida, e si è concesso questo viaggio come premio per festeggiare la pensione: è partito da Bilbao a fine agosto percorrendo il Camino del Nord fino a Oviedo proseguendo poi sul Camino Primitivo. Si lamenta circa il fatto che questi sentieri sono una successione continua di up and down e questa alternanza di salite e discese lo ha messo in crisi: si era allenato in Florida ma, come dice lui, la massima asperità della regione dove vive è alta 110 metri e quindi le difficoltà che ha incontrato sono non trascurabili. Decidiamo durante la cena di partire assieme domani mattina, ci attende la tappa più significativa del Camino Primitivo, la Ruta de los Hospitales: tappa che si preannuncia molto dura, vedremo come ci comporteremo
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