Tom si è aggregato a noi e appena possibile partiamo per quella che è sicuramente la più bella tappa dell’intero Camino Primitivo: la Ruta de los Hospitales ripercorre il tragitto che compivano i pellegrini per passare dalla valle del Narcea alla valle del Navia attraverso l’alto del Palo.
All’interno del percorso della tappa odierna sono 12 chilometri di cammino lungo i crinali della sierra di Fonfaraon e della sierra del Palo, un percorso emozionante e solitario. Lungo il percorso si ha modo di vedere le le antiche rovine degli albergues di 1000 anni fa, lungo pendici scoscese e deserte, costantemente percosse dal vento e rimaste immutate a distanza di tanti secoli.
Il percorso è interamente segnato e per camminare in sicurezza è sufficiente prestare attenzione alle frecce gialle che sono molto frequenti : nelle zone più critiche le frecce sono tracciate su pali di legno piantati sul terreno ogni venti passi per evitare che pioggia o nebbia inducano a smarrire il percorso.
Le rovine dell’albergue di Fonfaraon ( 1.195 metri sul livello del mare ) sono state sistemate in modo da offrire un riparo di fortuna in caso di maltempo: consigliabile comunque non avventurarsi lungo la Ruta de los Hospitales in caso di neve o di brutto tempo.
Fortunatamente oggi splende il sole e il sentiero è di una bellezza incomparabile
Arriviamo finalmente a Berducedo, una breve sosta al primo bar che incontriamo per una cerveza e ritorno in taxi a Campiello da Herminia ( non abbiamo trovato da dormire a Berducedo, domattina sempre in taxi ci faremo riportare a Berducedo per riprendere il Camino )
Da questa mattina sono senza cellulare: l’avevo messo in carica per la notte, quando stamattina l’ho preso in mano mi sono mezzo ustionato. Non ho idea cosa sia successo, l’unica cosa certa è che, dopo alcuni tentativi non riusciti, ho dovuto prendere atto che dovrò trascorrere il resto del pellegrinaggio senza la possibilità di fare foto e chiedendo a Massimo la cortesia di chiamare casa col suo telefono.
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