Con volo Vueling in ritardo di quasi un’ora atterriamo all’aeroporto delle Asturie verso le 15, l’autobus in poco meno di un’ora ci porta ad Oviedo e a piedi, in pochi minuti, arriviamo all’albergo dove lasciamo lo zaino. La cattedrale del Salvador è chiusa, sulla piazza fortunatamente incontriamo 2 pellegrini italiani che ci informano che poco prima della messa delle 18 sarà possibile fare il sello in sagrestia: fa abbastanza freddo, il tempo è incerto e ci fermiamo davanti alla statua del re Alfonso II il Casto che da Oviedo partì per raggiungere il luogo dove furono ritrovati i resti di San Giacomo.
Davanti alla statua è riportata una iscrizione che raffigura le direzioni dei 2 cammini ( Primitivo e della Costa ) che portano a Santiago
Viene aperta la cattedrale per la messa serale, abbiamo la possibilità, prima dell’inizio, di fare il primo sello sulla credenziale: domattina si potrà partire presto, se non lo avessimo fatto questa sera avremmo dovuto aspettare domattina fino alle 10, orario di apertura della cattedrale.
La chiesa del Salvador è bella anche se non è paragonabile a quanto ho ammirato lo scorso anno a Leon e a Burgos.
Al suo interno una lapide ricorda la visita che fece Papa Giovanni Paolo II nel 1989 in occasione della Giornata mondiale della Gioventù che in quell’anno si tenne a Santiago de Compostela.
Come in tutte le chiese spagnole il retablo posto dietro l’altra maggiore conferisce una sensazione di bellezza e ricchezza
Usciamo da messa, nella piazza stanno preparando per un concerto serale al quale non saremo presenti: è stata una giornata stancante, ci rechiamo nel primo ristorante per una buona cena. Tanto per non perdere l’abitudine ordino 2 huevos fritos con bacon e patate fritte.
Domattina inizia l’avventura! Fa freddo, minaccia pioggia……
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