Il Progetto
CONSIDERAZIONI SUL PROGETTO FARMACO AMICO
Siamo alle prese con una nuova emergenza: si chiama povertà sanitaria, e non ha geografia. Riguarda tutte quelle persone che non hanno abbastanza risorse a disposizione per acquistare i farmaci necessari ( partendo da quelli più comuni e meno costosi quali antinfiammatori, antipiretici, dai prodotti contro la tosse e raffreddore fino all’aspirina )
Il senzatetto o la vicina di casa, il lavoratore precario o il rifugiato senza assistenza sanitaria : sono alcune delle figure protagoniste di questa emergenza.
Come è successo a Mohammed: un diabete trascurato lo ha ridotto in fin di vita, all’ospedale San Giuseppe di Milano gli è stato amputato un alluce e gli è stato comunicato che, per tutta la vita, avrebbe dovuto prendere farmaci per sopravvivere: medicine che non si poteva permettere e che ora, grazie ad una organizzazione di volontariato, gli garantiranno una vita dignitosa. La sua storia è quella di tutte quelle persone indigenti che lo scorso anno per curarsi non hanno avuto a disposizione 29 centesimi al giorno, pari a 106 euro all’anno.
Nessuno , come messo in luce dall’ultimo “Rapporto sulla povertà sanitaria” curato dal Banco Farmaceutico, dovrebbe dover scegliere se curarsi o mangiare, come è costretta a fare oggi una persona su tre. A testimoniare l’aumento delle necessità è la richiesta da parte degli enti assistenziali che nel 2017 ha segnato un + 9,7% ( contro l’8,3 del 2016 ). Solo nel quinquennio 2013- 2017 la domanda è cresciuta del 27,4 per cento, legata all’aumento di poveri assistiti : oltre agli stranieri ( + 6,3 ) si rileva l’incremento dei minorenni ( + 3,2 ).
In questa fase storica piuttosto complicata, caratterizzata dal persistere degli effetti della crisi, il Terzo Settore ha bisogno di strumenti e competenze sempre più affinati per poter assolvere alla propria vocazione civile. C’è ancora molto da fare e le sfide non sono poche, Ma, come sta avvenendo per la lotta allo spreco, i segnali si vedono. Si pensi a tutti i farmaci utilizzati dai malati. Quando i nostri cari vengono a mancare, molte medicine ancora preziose restano nelle nostre case. Dobbiamo renderci consapevoli e comunicare a tutti che il farmaco ha un valore e può essere donato per curare altre persone.
Come è sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana, la salute è un fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività: in questa ottica va inquadrato il progetto Farmaco Amico visto come una opportunità per costruire un sistema più giusto e dove nessuno viene escluso.
Aiutaci anche tu a fare opera di sensibilizzazione di questa iniziativa nei confronti dei tuoi amici e conoscenti: recuperare farmaci per metterli a disposizione di chi ne ha bisogno è un modo efficace di far risparmiare denaro al Servizio Sanitario Nazionale e quindi all’intera collettività. All’interno di ognuna delle 6 farmacie del nostro territorio comunale è presente un contenitore di colore verde nel quale è possibile collocare medicinali che non sono più utilizzati e il cui requisito fondamentale è che abbiano una scadenza superiore ad almeno 6 mesi: una volta al mese la nostra Associazione provvederà alle varie operazioni di cernita e selezione dei vari prodotti per poi devolverli in via del tutto gratuita ad enti beneficiari che a loro volta li metteranno a disposizione dei loro assistiti.
Raccogliamo solidarietà: anche tu sei importante in questo progetto, il tuo aiuto è fondamentale!!!
Gli indirizzi delle 6 farmacie del Comune di Castel San Pietro Terme aderenti al progetto FARMACO AMICO
Mediante il progetto FARMACO AMICO l’Associazione Sentieri di Pace entra a far parte di una rete solidale che, nell’ ottica di una riduzione degli sprechi, darà luogo ad un recupero delle eccedenze di farmaci inutilizzati che verranno poi devoluti ad enti no-profit ( quali, ad esempio, ANT di Bologna e CARITAS di Imola ) che li utilizzeranno per la cura dei loro assistiti.
La nostra Associazione, fra i diversi attori che partecipano al progetto, curerà le varie fasi di raccolta, cernita e selezione dei farmaci mediante l’impiego di figure professionali presenti al nostro interno ( nel caso specifico una farmacista e un medico ).
La riduzione della produzione dei rifiuti, l’estensione della vita dei prodotti sono, come noto, fra gli obiettivi principali della cosidetta ECONOMIA CIRCOLARE che si differenzia da quella tradizionale per l’aggiunta, alle ben note fasi di PRODUZIONE e UTILIZZO, per un terzo elemento denominato in inglese RECOVER, cioè il RECUPERO.
FARMACO AMICO è un significativo esempio di economia circolare, cioè di un SISTEMA ECONOMICO dove circolano idee di rigenerazione, di riciclo, di riutilizzo ( Rigenerazione, Riciclo, Riutilizzo : termini che iniziano per “RI” e che non sono solo prefissi ma che rendono virtuosi certi termini quotidiani ).
Il progetto è stato presentato alla stampa in data 24 Novembre 2017 nella sala Antonio Caravita presso il Municipio della città di Castel San Pietro Terme. Questo il testo del relativo comunicato stampa:
Da Castello Notizie, Anno XXX – numero 2 – Dicembre 2017
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