



Da Foncebadon a Ponferrada ( 26 Km ) – Km percorsi : 571
Dopo la pioggia della notte splende il sole, in 20 minuti si sale da Foncebadon alla Cruz de Hierro ( 1490 metri ), uno dei punti più famosi del Camino.
Tradizione vuole che alla base del palo di legno alto 5 metri che è sormontato da una croce di ferro ( l’originale della croce è conservato nel Museo Vescovile dei Camini di Astorga ) venga deposto da ogni pellegrino un sasso : secondo alcune interpretazioni questa pietra dovrebbe essere di dimensione proporzionata al peccati di cui ci si vuole liberare e viene deposta nel mucchio di pietre che sostiene il palo. Alla sua base, nel corso degli anni, si è andata formando una collinetta.
Sono assieme a 3 italiani che sono arrivati ieri nel tardo pomeriggio a Foncebadon: si tratta di due fidanzati ( Sara e Andrea ) e di Patrizia, una signora di Torino che non è alla prima esperienza in quanto da 3 anni viene ogni anno a settembre sul Camino a percorrerne un tratto.
Dopo un falsopiano di circa 2 chilometri arriviamo a Manjarin dove c’è un rifugio ( malmesso, in verità ) che è gestito da un personaggio che si definisce l’ultimo discendente dei Templari. Un ultimo strappo ci porta al Collado de las Antennas ( 1515 metri ), il punto più elevato dell’intero Camino Francés. Il panorama si allarga sulla vallata del Bierzo: da qui inizia una ripida discesa che porta in una dozzina di chilometri ai 600 metri di Molinaseca. Gli ultimi 6-7 chilometri che mi separano da Ponferrada, meta della tappa odierna, sono interminabili: una lunga e monotona camminata su strada asfaltata mi porta infine alla città dei Templari. Sono le 16,30, trovo alloggio all’albergue San Nicolas de Flue, una bella struttura parrocchiale capace di ospitare 200 pellegrini e che è gestita da hospitaleros italiani.
A Ponferrada nel centro del paese c’è aria di smobilitazione : stanno infatti smontando i vari stand che sono stati utilizzati fino a ieri quando si sono conclusi i campionati mondiali di ciclismo su strada. Fortunatamente sono arrivato il giorno dopo, immagino il caos che regnava fino a ieri! Il castello Templare, in ottimo stato di conservazione, è l’elemento architettonico che contraddistingue la città
Ponferrada fu infatti per oltre un secolo il presidio più importante dei cavalieri templari in Spagna mentre in epoca romana era famosa per le sue miniere d’oro. In prossimità del castello sorge la chiesa di Nuestra Senora de la Encina, patrona della vallata del Bierzo. Al suo interno è conservata una statua della Vergine che, in base ad una leggenda, fu ritrovata dai Templari all’interno di una quercia ( encina in spagnolo ) che stavano abbattendo per costruire il castello.
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